domenica 15 dicembre 2013

Dal mondo dei villaggi turistici il romanzo d'esordio di Daniela Piras

Si è svolta il 13 dicembre a Tissi, nella biblioteca comunale Antonio Ruju, la presentazione del romanzo dell’autrice Daniela Piras, “Village”, che ha scelto come tappa di partenza delle sue presentazioni proprio il suo paese natale. Scelta che si è dimostrata riuscita vista la grande partecipazione sia dei tissesi, sia dei curiosi che, spinti anche dalla pubblicità intorno al libro, hanno deciso di assistere all’incontro.

Un romanzo, “Village”, piuttosto singolare e variegato che descrive uno spaccato di quello che rappresentano i villaggi turistici sia come strutture, sia come vere e proprie città a parte.

Una interessante discussione è nata tra le letture, le domande e i vari interventi di un pubblico partecipe. Difficile, del resto, restare indifferenti a temi importanti e di grande attualità come, ad esempio,  la scelta di modelli turistici non sempre compatibili con il territorio e gli scempi ambientali creati ad hoc per fini utilitaristici.

“Village”, però, non è solo un libro di coraggiosa denuncia sociale ma anche un contenitore di divertenti aneddoti che hanno per protagonisti svampiti turisti che fanno dei luoghi comuni sui sardi un vero dogma.

Incontro che ha offerto tanti spunti di riflessione “fuori stagione” e che avrà a breve altre repliche in altre zone della Sardegna.

Il libro è acquistabile dal sito www.ilmiolibro.it e a breve sarà disponibile nelle librerie La Feltrinelli. È inoltre possibile contattare l’autrice tramite il suo blog: http://daniela-piras.blogspot.com

Assòtziu Zirichiltaggia


A conclusione della nostra partecipazione al processo di costruzione del Fronte

Foto: Ghilarza, Assemblea Generale, 8 settembre 2013
Pubblichiamo oggi 15/12/2013 il documento datato 2 dicembre 2013 riguardante le motivazioni della nostra fuoriuscita dal Fronte Indipendentista Unidu:

Tra i primi sostenitori del percorso di costituzione del Fronte Indipendentista Unidu, l’Assòtziu politicu-culturale Zirichiltaggia prende oggi atto, in base alle decisioni adottate dall’Assemblea Nazionale dei Delegati circa la modalità di scelta del candidato governatore e il suo esito predeterminato, che sono sfumati i presupposti politici essenziali per i quali i suoi attivisti hanno dato la loro adesione:

1. l’apertura di un percorso di collaborazione e di convergenza che non si esaurisse all’indomani del voto ma che favorisse la nascita di uno spazio di condivisione paritario fra le varie componenti indipendentiste in funzione di un processo di unificazione del movimento nazionale sardo;
2. la realizzazione di una alternativa elettorale ai partiti italiani che richiamasse l’unità degli indipendentisti attorno alle lotte e ai valori che li accomunano e li contraddistinguono;
3. il coinvolgimento diretto nell’ambito del dibattito politico e del percorso di costruzione del Fronte della base indipendentista in un ottica di confronto paritario e democratico;
4. la realizzazione di un progetto elettorale in cui prima si desse spazio ai contenuti e al programma e poi ai candidati.

È per noi evidente come nessuno di questi punti sia stato perseguito fino in fondo:

1. il Fronte Indipendentista Unidu si configura essere sempre più un progetto a soli fini elettoralistici poiché non ha fin’ora creato i presupposti di trasparenza e collegialità necessari affinché le varie componenti indipendentiste (organizzazioni e singoli) possano aderirvi e attribuendo nella sostanza all’assemblea nazionale dei delegati le funzioni tipiche di una direzione partitica;
2. la scelta di un dirigente nazionale di a Manca pro s’indipendentzia come candidato governatore compromette di fatto l’intero percorso di costruzione di un Fronte indipendentista unitario, creando una evidente sovrapposizione del partito rispetto al progetto stesso;
3. l’accentramento di tutto il potere decisionale nelle mani dell'assemblea dei delegati ha portato inevitabilmente ad uno scollamento con la base e i territori, all’esclusione da gran parte del dibattito politico del resto degli aderenti al Fronte, i quali non hanno potuto partecipare in maniera attiva alle principali fasi decisionali che hanno portato alla scelta del candidato governatore;
4. ad oggi non è stato diffuso tra agli aderenti il programma politico attorno al quale sarebbe dovuta avvenire, in maniera collegiale, democratica e inclusiva (vista la natura del progetto) la scelta del candidato governatore e la composizione delle liste del Fronte.

Foto: Cagliari, Conferenza Stampa, 5 ottobre 2013 
Rimarchiamo come la poca volontà di misurarsi con l’esigenza di coinvolgimento della base nelle decisioni da prendere abbia finito per incidere profondamente sui rapporti interni al Fronte. A nulla è servito il tentativo di mediazione posto in essere con la presentazione di una mozione con la quale si chiedeva espressamente di rimettere nelle mani dell’assemblea generale, ossia di tutti gli aderenti al Fronte, la possibilità di scelta del candidato presidente. A nulla è servito il richiamo al senso di responsabilità verso il percorso intrapreso e l’invito a individuare il candidato governatore tra chi non ricoprisse nessun ruolo di responsabilità all’interno di una qualsiasi organizzazione (associazione, movimento o partito politico); tra chi avesse tutte le qualità per rappresentare una reale sintesi delle varie esperienze e sensibilità indipendentiste, garantendone la coesione e pertanto l’avvicinamento al Fronte.

Prediamo atto del fatto che i tempi non sono ancora maturi per la costituzione di un fronte indipendentista capace di rispondere alla necessità di inclusione della base nelle fasi decisionali, progetto che richiede in primo luogo affidabilità e coerenza soprattutto da chi per primo si è fatto interprete del bisogno di dialogo, di confronto e di democrazia. Per tutte queste ragioni non possiamo che ritirare la nostra adesione al Fronte.

Da parte nostra vanno in ogni caso i più sinceri auguri di buon lavoro al candidato del Fronte votato in data 24.11.13, il cui nome sarà reso pubblico nei prossimi giorni. L’auspicio è che sappia interpretare al meglio il programma politico alle cui linee generali e alla stesura di una prima bozza abbiamo dato il nostro contributo in termini di idee e proposte e per la realizzazione del quale riconosciamo esserci stato un coinvolgimento dei territori.

Il nostro sostengo, anche senza un coinvolgimento diretto, andrà a chi con coerenza si muoverà al di la della linea di demarcazione che separa l’indipendentismo dall’opportunismo e dalla svendita delle nostre lotte, a chi manterrà l’equidistanza dai partiti italiani e dai diretti responsabili dello sfacelo politico, economico e sociale in cui versa la Nazione Sarda per costruire con coerenza un futuro dignitoso e in grado di spezzare le catene della subalternità culturale e politica del nostro popolo.

Tissi 02/12/2013
Assòtziu Zirichiltaggia