domenica 17 agosto 2014

Adesione al Tavolo condiviso Processo Quirra

Foto: Die de sa Vardiania, Quirra, 13 febbraio 2011
L’Assòtziu Zirichiltaggia aderisce al tavolo di dialogo unitario, condiviso e partecipato in vista della mobilitazione popolare lanciata per il prossimo 23 settembre a Lanusei in concomitanza con l’inizio del processo contro i generali del PISQ rinviati a giudizio per omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni e disastri. 

Consideriamo questa una occasione importante per rimettere al centro del dibattito politico del nostro Paese le battaglie in difesa dell’ambiente, della salute dei sardi, della pace e della smilitarizzazione del territorio, specialmente in un momento in cui lo stato italiano tenta di mascherare gli effetti disastrosi dell’occupazione militare sulla nostra terra equiparandoli a quelli prodotti dall’inquinamento industriale al fine ultimo di evitare qualsiasi ipotesi di risarcimento e di bonifica delle aree compromesse.

Dopo oltre dieci anni di lotte, indagini ambientali e di studi effettuati sulle comunità e sui territori interessati dalle esercitazioni e dalle sperimentazioni belliche non possiamo più tollerare il silenzio della classe politica sarda, incapace di costruire un futuro di prosperità e di pace e non intenzionata ad affrontare nei giusti termini la questione della smilitarizzazione dell’isola in funzione del rilancio di settori strategici per la nostra economia, quali il comparto agro-pastorale o l’industria turistica. 

Alla luce dei fatti, riteniamo che lo stato italiano intenda proseguire con la sua politica coloniale, ostacolando in ogni modo il processo di disarmo della Nazione Sarda per preservare i proventi derivanti dagli affitti dei poligoni militari e nascondendo nel contempo le proprie responsabilità e quelle del suo esercito rispetto ai danni creati all’ambiente e alla salute dei sardi.

Pertanto, nel rispondere alla mobilitazione, auspichiamo un coinvolgimento della Nazione Sarda, di tutte le donne e gli uomini di Sardigna, in una battaglia di civiltà e di dignità che ponga al centro gli interessi dei sardi e la salvaguardia del proprio patrimonio ambientale quale principale risorsa di benessere e sviluppo, sottolineando la necessità di un coinvolgimento orizzontale di tutte le forze indipendentiste e delle organizzazioni che da sempre si battono per vedere tutelati i diritti collettivi del Popolo Sardo. 

Assòtziu politicu-culturale Zirichiltaggia
Tàtari, 17/08/2014

COMUNICATO DEI PROMOTORI   
Appello per tavolo condiviso processo Quirra

Alla cortese attenzione di:
ProgReS - Progetu Repùblica
A Manca pro s’Indipendentzia
Sardigna Natzione Indipendentzia
Sis-Ma - Sinistra indipendentista sarda - Movimento Anticapitalista
Coordinamento Non Bruciamoci il Futuro
Gettiamo le basi
Sardegna Palestina
Comitato Su Jassu
SCIDA - Giovunus Indipendentistas
Assòtziu - Su Majolu
Carovana Sarda della Pace
Comitato Medio Campidano per i Beni Comuni
Comitato Terrasana Decimoputzu
Comitato Sa Nuxedda Free Vallermosa
No Galsi Cagliari
Comitato Non Bruciamoci Il Futuro Macomer
Movimento Rifiuti Zero Sardegna
Comitato S'Arrieddu per Narbolia
Comitato per la tutela e lo sviluppo di Torre Grande/Oristano
Comitato Fuori dalle Pale Villanovaforru
Comitato Cittadini Liberi Ottana
Comitato No Chimica Verde-No Inceneritore Sassari/PortoTorres
Arci Sardegna
Isde Sardegna
ABC Planargia Montiferru
Collettivo Carraxu
Comitato Non Bruciamoci Il Futuro Cagliari
Progetto Comune Villacidro
Comitato No Megacentrale Guspini
Comitato Terra che ci Appartiene Gonnosfanadiga
No Galsi Villacidro
Comitato Nurra Dentro-Riprendiamoci l’Agro
Associazione Culturale Athenaeum2000 Decimomannu
Eutopia Turritana
Comitato Ambiente e Territorio Samatzai
Cittadini per Decimomannu
Associazione ”Nuoro – Atene Sarda”
Comitato NO Amianto Cagliari
WWF Sassari
Csoa Pangea Porto Torres
Carlofortini Preoccupati
Comitato Basso Campidano-aria-terra-acqua
Comitato No TrivelPaby Pabillonis
Comitato No alle trivelle del Montiferru
No al Progetto Eleonora Arborea
Gruppo di informazione indipendente “InBosa”
Sardegna Pulita Cagliari
Assotziu Consumadoris Sardigna Cagliari
Malerbe Alghero
Assòtziu Zirichiltaggia
Comitato Su Sentidu Decimomannu
Cìrculu Indipendentista “Hugo Chavez”
S'Idea Lìbera
Lipu Sardegna
AFeVA Sardegna
PS
Cagliari social Forum
Comintati No Radar Sardegna
Movimento per il Lavoro l'Ambiente i Diritti
Casteddu Antifascista Gruppo d'Intervento Giuridico
e tutti i Comitati e le Associazioni ambientaliste, antimilitariste che lottano in difesa della nostra terra.

Negli ultimi tempi, sono stati in parecchi coloro che hanno risollevato il problema dell'occupazione militare in Sardigna attraverso diverse battaglie: dalla lotta popolare e vincente contro i RADAR all'attenzione dedicata ai temi del riuso dei beni militari alla rinnovata battaglia contro i Poligoni. 

A tal proposito il Fronte Indipendentista Unidu aderisce con piacere alla manifestazione nazionale indetta a Capo Frasca per il 13 settembre prossimo, ma ritiene urgente la ripresa di un tavolo di dialogo unitario, condiviso e partecipato, che abbia come oggetto la mobilitazione popolare lanciata per il prossimo 23 settembre a Lanusei. 

In tale data avrà inizio il processo contro i generali del PISQ rinviati a giudizio per omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni e disastri. Al di là della scarsa consistenza politica dei capi di imputazione e dell’esito che avrà il procedimento penale, si tratta certamente di un’occasione storica per infrangere il mito dell’intoccabilità dell’Esercito e della sua licenza a uccidere, inquinare, occupare nella nostra terra. 

Siamo convinti che gli indipendentisti, gli antimilitaristi, i pacifisti, i movimenti ambientalisti, tutti coloro che lottano per la salute fisica e mentale della nostra gente abbiano il dovere di sollecitare, particolarmente in questa occasione, una grande ondata di dissenso verso la presenza dell’Esercito in Sardigna e soprattutto verso i crimini contro la salute, contro l’ambiente e contro le comunità locali. 

Riteniamo che il 23 settembre possa essere una data simbolica di forte impatto sia umano che storico che politico. Proponiamo pertanto di organizzare insieme, in maniera assolutamente condivisa, democratica e paritetica, un grande evento capace di sollecitare l’opinione pubblica sarda ed internazionale e di rilanciare con forza la battaglia per la smilitarizzazione della nostra isola, per il riconoscimento dei gravissimi danni subiti dalla nostra gente e dal nostro territorio. Contemporaneamente chiediamo che quest'atto sia in forte opposizione al decreto legge del 25 giugno 2014, che equipara la tollerabilità delle aree militari a quelle industriali in materia di tollerabilità all’inquinamento, con gli effetti disastrosi che possiamo immaginare. 

Proponiamo pertanto un incontro operativo in modo da avere il tempo materiale di organizzare la mobilitazione. L'incontro è fissato per il 24 agosto, nella sede della Carovana Sarda della Pace, in via Ogliastra n° 43 a Cagliari, a partire dalle ore 17.00. 

Fronte Indipendentista Unidu



Adesione Manifestazione Nazionale Contr'a s'Ocupatzione Militare

L’Assòtziu Zirichiltaggia aderisce alla Manifestazione Nazionale Contra a s’Ocupatzione Militare indetta a Capo Frasca il 13 settembre. 
L’adesione a questa importante tappa del percorso di lotta e di emancipazione nazionale della Sardigna, attraverso il quale si promuove la smilitarizzazione dell’isola e la cultura della pace, è la conseguenza di anni di lotte intraprese dagli indipendentisti per affermare la naturale vocazione della nostra terra al dialogo, al confronto e allo scambio sociale e culturale fra i popoli del mediterraneo e tra il nord e il sud del mondo, in un’ottica politica che ribalti l’attuale ruolo di area di servizio della guerra riservataci dal colonialismo italiano.
Vogliamo affermare il nostro diritto ad un futuro di prosperità e di indipendenza nel quale solo i sardi possano decidere sull’utilizzo del proprio territorio e del proprio sviluppo socio-economico, liberi da qualsiasi condizionamento e imposizione dello stato italiano o di qualsiasi altra superpotenza che sfrutta oggi la nostra isola per scopi bellici divenuti ormai inaccettabili. Con una forte presa di posizione contro le esercitazioni israeliane intendiamo contrapporci agli interessi di uno stato che sfrutta la nostra nazione per fare affari d’oro dalle esercitazioni militari e dagli altissimi guadagni derivanti dagli affitti dei poligoni. Sarà l’occasione per vedere gli indipendentisti finalmente uniti in una manifestazione importante e determinante per la libertà e il futuro del nostro Paese, con la certezza che non venga mai più “utilizzato” per fini bellici ma che innalzi la bandiera dell’indipendenza, portavoce di uguaglianza, fratellanza fra i Popoli e libertà. 
Assòtziu politicu-culturale Zirichiltaggia
Tàtari, 17/08/2014

COMUNICATO PROMOTORI 
MANIFESTADA NATZIONALE CONDIVISA CONTRA A S'OCUPATZIONE MILITARE - CAPO FRASCA - 13 DE CAPIDANNI 

L'occupazione militare della Sardigna rappresenta un sopruso che dura da sessanta anni e che non siamo più disposti a tollerare. La nostra terra è ridotta a un campo di sperimentazione militare in cui diventa lecita qualsiasi soglia di inquinamento e viene testata qualsiasi tecnica di sterminio. Col passare del tempo lo Stato italiano intensifica il ritmo e il peso delle esercitazioni militari. L’occupazione militare rappresenta la negazione più evidente della nostra sovranità nazionale e impedisce uno sviluppo socio-economico indipendente del nostro popolo, condannano la Sardigna all'infamante ruolo di area di servizio della guerra. Vogliamo che la Sardigna diventi un'isola di pace e che il suo territorio sia assolutamente indisponibile per le esercitazioni di guerra, di qualunque esercito (compreso quello italiano) e sia interdetto a qualunque attività o presenza connesse con chi usa la guerra per aggredire altri popoli o per crimini contro i civili, colpendo ospedali, scuole, rifugi per sfollati e abitazioni civili. Chiediamo che la Sardigna sia immediatamente e per sempre interdetta all'aviazione militare israeliana. Invitiamo tutto il popolo sardo, le associazioni, i partiti e i comitati ad aderire e partecipare alla manifestazione indetta a Capo Frasca il prossimo 13 di settembre per pretendere a gran voce: 
» Il blocco immediato di tutte le esercitazioni militari. 
» Chiusura di tutte le servitù, basi e poligoni militari con la bonifica e la riconversione delle aree interessate. 

Sardigna Natzione Indipendentzia, A Manca pro s'Indipendentzia, Comitato Sardo Gettiamo le Basi, Comitato Su Giassu, Comitato Civico Su Sentidu.  
Nugoro  05/08/2014