giovedì 29 ottobre 2015

Adesione mobilitazioni No Trident

L’Assòtziu Zirichiltaggia aderisce alle mobilitazioni contro l’occupazione militare della Sardigna e le esercitazioni Trident Juncture 2015; la più imponente esercitazione militare della NATO degli ultimi 15 anni che vedrà coinvolto il poligono di Capo Teulada. 

Il fortissimo spiegamento di uomini e mezzi della NATO che coinvolge ben trenta stati, rivela in maniera sempre più evidente l’interesse delle forze di occupazione straniere nei confronti della nostra isola, che si presta a divenire uno degli epicentri delle strategie militari internazionali.

Riteniamo di non poter accettare ulteriormente che il nostro territorio subisca gli effetti della devastazione ambientale che queste esercitazioni procureranno e di dover esprimere con forza il rifiuto di un coinvolgimento diretto della Nazione Sarda nell’ambito di tensioni e conflitti internazionali.

Auspichiamo un coinvolgimento dell’intera società sarda nell’ambito del processo a favore del dissenso, del boicottaggio e dello smantellamento dei poligoni militari presenti sull’isola, in nome della sovranità e del diritto all’autodeterminazione nazionale del popolo sardo.

Addòvius:

MANIFESTAZIONE A CAGLIARI, 31 OTTOBRE 2015, PIAZZA GARIBALDI, ORE 10:00 

MANIFESTAZIONE AL POLIGONO DI CAPO TEULADA, 3 NOVEMBRE, PORTO PINO (SANT’ANNA ARRESI), VIA DELLA SPIAGGIA, ORE 10:30

Assòtziu Zirichiltaggia
Tàtari, 29/10/2015


sabato 25 aprile 2015

CELLA N°21 - Il lungo cammino verso la dignità (Tissi, 23 Aprile 2015)

Recentemente sono stato invitato a partecipare ad una delle presentazioni del libro di Bainzu Piliu, “Cella n°21 - Il lungo cammino verso la dignità”, opera in parte autobiografica e in parte documentale attraverso la quale ci racconta le sue principali esperienze personali e politiche. Nello specifico, sono stato invitato a conversare con Bainzu Piliu a Tissi il 23 aprile 2015, una data importante almeno sotto due aspetti: il primo è che il comune inaugurava la riapertura della Biblioteca Comunale dopo la sua ristrutturazione, quindi un evento importante per il paese che si è così riappropriato di uno spazio fondamentale, restituito ai suoi cittadini dopo circa un anno e mezzo; il secondo aspetto è che questa iniziativa è coincisa con la giornata mondiale del libro, un momento importante di festa e di condivisione al quale sono stato davvero contento di prendere parte. 

Il mio ringraziamento non può quindi che andare a Claudia Solinas, vice sindaco di Tissi, per avermi chiesto di partecipare all’iniziativa, così pure come a tutto lo staff della biblioteca e naturalmente a tutto il Consiglio Comunale che ha reso possibile l’evento. 

Non è la prima volta che partecipo ad una delle innumerevoli iniziative organizzate dal Comune di Tissi che, indubbiamente, si rivela essere uno dei centri del sassarese più vivaci sotto il profilo culturale e politico. La mia presenza a questo evento si carica però di un significato profondo in quanto, per me, è stato un onore poter dialogare con Bainzu Piliu, un uomo che si è speso una vita intera per la difesa degli interessi del nostro popolo e che continua a farlo ancora oggi diffondendo le sue idee e raccontando gli aspetti più significativi della propria storia politica e personale; storia che lo ha visto coinvolto nel processo per cospirazione contro lo Stato italiano e che lo ha portato alla condanna e ad una detenzione di oltre 4 anni. 

“Cella n°21, Il lungo cammino verso la dignità” è un libro che ha lo scopo di raccontare qualcosa che va ben oltre la vicenda personale e politica di Piliu, giacché questa si intreccia con un momento storico delicato per la Sardegna degli anni 70 e degli anni 80, animata da lotte politiche importanti e vive nel tessuto sociale dei sardi. 

Lotte come quella contro la militarizzazione, l’impegno per un reale riscatto e sviluppo economico dell’Isola, ieri come oggi sotto il giogo di politiche coloniali che calpestano gli interessi dei sardi a vantaggio di quelli dello stato italiano. La necessità di uno sviluppo culturale e l’isolazionismo creato dalla carenza di trasporti e collegamenti con l’esterno sono solo alcuni degli aspetti che animavano la vita politica di quegli anni e che, osservati oggi, appaiono incredibilmente attuali. Un libro che nella sostanza non può che arricchire chiunque desideri approfondire il proprio bagaglio di conoscenze per comprendere meglio e più a fondo le ragioni storiche dell’indipendentismo sardo.
Un libro che non può che suscitare interesse, dibattito e far sorgere interrogativi, fondamentale non solo per chi oggi si dichiara indipendentista, considerato che ciò di cui parla ci riguarda tutti e che la vicenda politica e giudiziaria di Bainzu Piliu è una parte della storia di un intero popolo, di una nazione per l’appunto “in cammino verso la dignità”. Un libro che, per la mole di informazioni e articoli di quotidiani dell’epoca, potrebbe e dovrebbe essere diffuso nelle scuole, nelle biblioteche, nell’ambito di iniziative culturali e messo così a disposizione di tutti ed in particolare dei giovani affinché si possa conquistare una maggiore consapevolezza della nostra storia collettiva e di quanto sia difficile affermare il valore delle proprie idee dinanzi alla sopraffazione e agli interessi politici dominanti. 

Gli interrogativi che possono nascere attorno alla figura dell’autore trovano risposte che rendono il libro di grandissima attualità ed interesse. 

Tàtari 25 de abrile 2015 
Giovanni Fara

venerdì 24 aprile 2015

Adesione a Sa die de sa Sardigna in tundu

L’Assòtziu Zirichiltaggia in occasione della festa nazionale del Popolo sardo del 28 Aprile aderisce al flash mob diffuso “poneti in tundu” organizzato dall’associazione Sa Die in Tundu. 
L’iniziativa consiste nel creare dei cerchi umani per esprimere un sentimento collettivo di appartenenza alla propria terra e ricordare con un gesto simbolico uno dei momenti più significativi della storia del nostro popolo: le rivolte antifeudali e la cacciata dei Piemontesi il 28 aprile del 1794.  
Sa Die de sa Sardigna è la giornata che simboleggia la lotta del nostro popolo per la libertà, una giornata di memoria storica nella quale ognuno di noi avrà la possibilità di celebrare con un semplice gesto il desiderio di emancipazione del popolo sardo. 
Parteciperemo ai cerchi umani per contribuire a riscoprire il significato profondo di questa giornata di festa, per dare vita ad un momento collettivo, ripetibile negli anni e capace di unire i sardi nella costruzione del proprio futuro e della propria coscienza nazionale. Abbiamo deciso di aderire a Sa Die de sa Sardigna in tundu perché crediamo che sia una iniziativa importante e utile segnare le tappe della nostra indipendenza nazionale.  

Assòtziu Zirichiltaggia
Tàtari, 24/04/2015