Foto: Die de sa Vardiania, Quirra, 13 febbraio 2011 |
L’Assòtziu Zirichiltaggia
aderisce al tavolo di dialogo unitario,
condiviso e partecipato in vista della mobilitazione popolare lanciata per il
prossimo 23 settembre a Lanusei in concomitanza con l’inizio del processo
contro i generali del PISQ rinviati a giudizio per omissione dolosa e aggravata
di cautele contro infortuni e disastri.
Consideriamo
questa una occasione importante per rimettere al centro del dibattito politico del
nostro Paese le battaglie in difesa dell’ambiente, della salute dei sardi, della
pace e della smilitarizzazione del territorio, specialmente in un momento in
cui lo stato italiano tenta di mascherare gli effetti disastrosi
dell’occupazione militare sulla nostra terra equiparandoli a quelli prodotti
dall’inquinamento industriale al fine ultimo di evitare qualsiasi ipotesi di
risarcimento e di bonifica delle aree compromesse.
Dopo
oltre dieci anni di lotte, indagini ambientali e di studi effettuati sulle
comunità e sui territori interessati dalle esercitazioni e dalle
sperimentazioni belliche non possiamo più tollerare il silenzio della classe
politica sarda, incapace di costruire un futuro di prosperità e di pace e non
intenzionata ad affrontare nei giusti termini la questione della
smilitarizzazione dell’isola in funzione del rilancio di settori strategici per
la nostra economia, quali il comparto agro-pastorale o l’industria turistica.
Alla
luce dei fatti, riteniamo che lo stato italiano intenda proseguire con la sua
politica coloniale, ostacolando in ogni modo il processo di disarmo della
Nazione Sarda per preservare i proventi derivanti dagli affitti dei poligoni
militari e nascondendo nel contempo le proprie responsabilità e quelle del suo
esercito rispetto ai danni creati all’ambiente e alla salute dei sardi.
Pertanto,
nel rispondere alla mobilitazione, auspichiamo un coinvolgimento della Nazione
Sarda, di tutte le donne e gli uomini di Sardigna, in una battaglia di civiltà
e di dignità che ponga al centro gli interessi dei sardi e la salvaguardia del
proprio patrimonio ambientale quale principale risorsa di benessere e sviluppo,
sottolineando la necessità di un coinvolgimento orizzontale di tutte le forze
indipendentiste e delle organizzazioni che da sempre si battono per vedere
tutelati i diritti collettivi del Popolo Sardo.
Assòtziu politicu-culturale Zirichiltaggia
Tàtari, 17/08/2014
Tàtari, 17/08/2014
COMUNICATO DEI PROMOTORI
Appello per tavolo condiviso processo Quirra
Alla cortese attenzione di:
ProgReS - Progetu Repùblica
A Manca pro s’Indipendentzia
Sardigna Natzione Indipendentzia
Sis-Ma - Sinistra indipendentista sarda - Movimento Anticapitalista
Coordinamento Non Bruciamoci il Futuro
Gettiamo le basi
Sardegna Palestina
Comitato Su Jassu
SCIDA - Giovunus Indipendentistas
Assòtziu - Su Majolu
Carovana Sarda della Pace
Comitato Medio Campidano per i Beni Comuni
Comitato Terrasana Decimoputzu
Comitato Sa Nuxedda Free Vallermosa
No Galsi Cagliari
Comitato Non Bruciamoci Il Futuro Macomer
Movimento Rifiuti Zero Sardegna
Comitato S'Arrieddu per Narbolia
Comitato per la tutela e lo sviluppo di Torre Grande/Oristano
Comitato Fuori dalle Pale Villanovaforru
Comitato Cittadini Liberi Ottana
Comitato No Chimica Verde-No Inceneritore Sassari/PortoTorres
Arci Sardegna
Isde Sardegna
ABC Planargia Montiferru
Collettivo Carraxu
Comitato Non Bruciamoci Il Futuro Cagliari
Progetto Comune Villacidro
Comitato No Megacentrale Guspini
Comitato Terra che ci Appartiene Gonnosfanadiga
No Galsi Villacidro
Comitato Nurra Dentro-Riprendiamoci l’Agro
Associazione Culturale Athenaeum2000 Decimomannu
Eutopia Turritana
Comitato Ambiente e Territorio Samatzai
Cittadini per Decimomannu
Associazione ”Nuoro – Atene Sarda”
Comitato NO Amianto Cagliari
WWF Sassari
Csoa Pangea Porto Torres
Carlofortini Preoccupati
Comitato Basso Campidano-aria-terra-acqua
Comitato No TrivelPaby Pabillonis
Comitato No alle trivelle del Montiferru
No al Progetto Eleonora Arborea
Gruppo di informazione indipendente “InBosa”
Sardegna Pulita Cagliari
Assotziu Consumadoris Sardigna Cagliari
Malerbe Alghero
Assòtziu Zirichiltaggia
Comitato Su Sentidu Decimomannu
Cìrculu Indipendentista “Hugo Chavez”
S'Idea Lìbera
Lipu Sardegna
AFeVA Sardegna
PS
Cagliari social Forum
Comintati No Radar Sardegna
Movimento per il Lavoro l'Ambiente i Diritti
Casteddu Antifascista Gruppo d'Intervento Giuridico
e tutti i Comitati e le Associazioni ambientaliste, antimilitariste che lottano in difesa della nostra terra.
Negli ultimi tempi, sono stati in parecchi coloro che hanno risollevato il problema dell'occupazione militare in Sardigna attraverso diverse battaglie: dalla lotta popolare e vincente contro i RADAR all'attenzione dedicata ai temi del riuso dei beni militari alla rinnovata battaglia contro i Poligoni.
A tal proposito il Fronte
Indipendentista Unidu aderisce con piacere alla manifestazione nazionale
indetta a Capo Frasca per il 13 settembre prossimo, ma ritiene urgente la
ripresa di un tavolo di dialogo unitario, condiviso e partecipato, che abbia
come oggetto la mobilitazione popolare lanciata per il prossimo 23 settembre a
Lanusei.
In
tale data avrà inizio il processo contro i generali del PISQ rinviati a
giudizio per omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni e disastri.
Al di là della scarsa consistenza politica dei capi di imputazione e dell’esito
che avrà il procedimento penale, si tratta certamente di un’occasione storica
per infrangere il mito dell’intoccabilità dell’Esercito e della sua licenza a
uccidere, inquinare, occupare nella nostra terra.
Siamo
convinti che gli indipendentisti, gli antimilitaristi, i pacifisti, i movimenti
ambientalisti, tutti coloro che lottano per la salute fisica e mentale della
nostra gente abbiano il dovere di sollecitare, particolarmente in questa
occasione, una grande ondata di dissenso verso la presenza dell’Esercito in
Sardigna e soprattutto verso i crimini contro la salute, contro l’ambiente e
contro le comunità locali.
Riteniamo
che il 23 settembre possa essere una data simbolica di forte impatto sia umano
che storico che politico. Proponiamo pertanto di organizzare insieme, in
maniera assolutamente condivisa, democratica e paritetica, un grande evento
capace di sollecitare l’opinione pubblica sarda ed internazionale e di rilanciare
con forza la battaglia per la smilitarizzazione della nostra isola, per il
riconoscimento dei gravissimi danni subiti dalla nostra gente e dal nostro
territorio. Contemporaneamente chiediamo che quest'atto sia in forte
opposizione al decreto legge del 25 giugno 2014, che equipara la tollerabilità
delle aree militari a quelle industriali in materia di tollerabilità
all’inquinamento, con gli effetti disastrosi che possiamo immaginare.
Proponiamo pertanto un incontro operativo in modo da avere il tempo materiale
di organizzare la mobilitazione. L'incontro
è fissato per il 24 agosto, nella sede della Carovana Sarda della Pace, in via
Ogliastra n° 43 a Cagliari, a partire dalle ore 17.00.
Fronte Indipendentista
Unidu