lunedì 11 novembre 2013

La Maddalena: parte dal territorio la campagna elettorale del Fronte Indipendentista Unidu

di Giovanni Fara

Il Fronte Indipendentista Unidu ha scelto di cominciare la sua campagna elettorale dall’isola de La Maddalena, di fronte all’Hotel Porto Arsenale, luogo simbolo della devastazione ambientale perpetrata da decenni ai danni della Sardegna. Abbiamo deciso di partire da qui per denunciare lo sperpero dei denari dei sardi attuato da una classe politica che ha dato prova di non volersi minimamente curare del benessere e degli interessi del territorio. Abbiamo deciso di cominciare dai problemi che ci riguardano più da vicino: quello dell'occupazione militare, delle mancate bonifiche, della strafottenza di una classe politica moralmente indegna e non adeguata a rappresentare gli interessi dei Sardi. La vicinanza al territorio e il confronto diretto con le persone e i loro problemi sarà ciò che caratterizzerà tutta campagna elettorale del Fronte Indipendentista.
Quella di ieri è stata l’occasione per esprimere tutta la nostra indignazione per i termini dell’accordo siglati tra lo Stato Italiano, la Regione e il Comune de La Maddalena del 29 ottobre. Consideriamo sconcertante che il governatore Cappellacci dopo 4 anni di totale disinteresse sul problema delle mancate bonifiche gridi vittoria per aver siglato un accordo che prevede che la Regione debba spenda ben 5.400mila euro. È sconcertante vedere come il governatore Cappellacci usi toni trionfalistici e provi a farsi la campagna elettorale sulle spalle dei sardi. Abbiamo voluto denunciare il silenzio complice della Regione in una vicenda di appalti truccati a danno dell’arcipelago maddalenino. Abbiamo voluto denunciare una volta ancora il rifiuto della Regione di costituirsi parte civile per le mancate bonifiche del G8. Abbiamo voluto denunciare il silenzio del governatore Cappellacci per il mancato versamento nelle casse della Regione dei 31milioni di euro che la Mita Resort del Gruppo di Emma Marcegaglia avrebbe dovuto versare dopo essersi aggiudicata l’appalto per la riqualificazione turistica dell’hotel porto arsenale. Riteniamo sconcertante la totale mancanza di senso di responsabilità della classe politica sarda che, dopo aver procurato un danno di immagine e un danno economico non solo all’isola de La Maddalena ma a tutta la Sardegna, ora gioca a scarica barile mettendo nelle mani dell’amministrazione comunale l’attuazione delle bonifiche incompiute che dovrebbero essere realizzate in 30 mesi. Sappiamo che non saranno sufficienti gli undicimilioni di euro che lo stato dovrà spendere a metà con la Regione Sardegna per portare a termine la bonifica su un area che si estende per oltre 20mila metri quadri marini e riteniamo a maggior ragione che, l’accordo siglato, si rivelerà essere l’ennesima beffa ai danni del popolo sardo.
Il Fronte sarà in ogni caso vigile e presente, anche dopo le elezioni e per tutto il tempo che sarà necessario affinché le bonifiche vengano realmente portate a termine. Chiameremo sempre in causa chi ha attuato e di chi ha reso possibile il disastro ecologico dell’arcipelago maddalenino. Vigileremo affinché non si giochi più con il futuro di questo territorio e del suo sviluppo. Non ci siamo dimenticati delle cinquemila tonnellate di rifiuti speciali tra cui amianto, idrocarburi, metalli pesanti e perfino materiale radioattivo che sono stati sparsi in mezza Sardegna, dalla discarica de "s'ispiritu santu" di Olbia alle migliaia di metri di profondità della miniera di Canaglia nella Nurra. Non ci siamo dimenticati delle responsabilità della cricca del G8, di quelle della protezione civile e di Bertolaso. Non ci siamo dimenticati delle responsabilità della capitaneria di porto di Porto Torres, del sindaco di Porto Torres e di quello di Sassari nei cui territori e sulle cui strade sono transitati, nel silenzio di tutti, questo genere di materiali pericolosi e incompatibili con la vita dell’uomo e dell’ambiente.
Per risolvere questa politica fallimentare il Fronte ha individuato delle soluzioni che saranno presenti nel suo programma, tra cui:
1) una legge che preveda in caso di bonifica di un territorio, il diritto di prelazione per le imprese specializzate nelle bonifiche con sede legale in Sardegna da almeno tre anni;
2) il varo di una legge che renda obbligatorio che la RAS si costituisca parte civile in caso di disastro ambientale;
3) Obbligo per le ditte che vogliono installare nuovi impianti industriali impattanti, di versare alla Regione una cauzione pari la costo dello smantellamento degli impianti stessi e della bonifica del territorio.
Il Fronte si batterà affinché questo territorio ricco di bellezze e di risorse naturali possa essere riqualificato e valorizzato, perché siamo stanchi di sentirci dire che la Sardegna è una terra povera e che quindi non esiste altro modello di sviluppo se non quello dato dall’occupazione militare, dalla svendita del territorio e da modelli economici che nulla hanno a che fare con la naturale vocazione del nostro habitat. La povertà è solo nella testa di chi fin’ora ci ha governato, di chi non è stato capace di mettere in piedi un solo valido  progetto di sviluppo, di prosperità economica e di tutela ambientale.
Abbiamo aperto la nostra campagna elettorale a la Maddalena per disegnare un futuro diverso per uno degli angoli più belli e suggestivi della nostra Isola e per l’intera Sardegna. Riparte da qui, riparte dal Fonte Indipendentista Unidu, la lotta per l’emancipazione e l’indipendenza del nostro Paese.