sabato 8 marzo 2014

Sardegna 2014: strozzinaggio, sfratti e sfacelo

Da sempre siamo abituati a relazionarci con lo stato centrale attraverso un groviglio di documenti e carte: la burocrazia, dietro cui pare evidente ormai celarsi l’intento di creare un macchinoso sistema a danno dei lavoratori e delle imprese.

Accade così che la famigerata legge della vergogna, la n°44/88, quella per cui il governatore uscente Ugo Cappellacci, si vantava di aver trovato una soluzione, produca tutt’ora effetti disastrosi per decine di aziende sarde, messe in difficoltà da un sistema di prestiti che ha generato interessi lievitati enormemente nel tempo e diventati spesso inestinguibili oltre che da una crisi economica senza precedenti. Problematiche, queste, a fronte delle quali la politica unionista ha sempre risposto con vuote promesse di propaganda, ignorando il grido d’allarme e di disperazione lanciato dall’intero comparto agrario, stremato economicamente da un sistema fiscale indecente e dall’usura legalizzata perpetrata da Equitalia a discapito delle aziende sarde.

Quello a danno della Famiglia Spanu, è uno sfratto che ha dell’incredibile. Vent’anni fa ha contratto un debito di appena 16milioni di lire tramite una cambiale agraria, debito tra l’altro onorato, e oggi la loro azienda di sei ettari, del valore di oltre 600mila euro, viene venduta all’asta per appena 130mila euro. Il rischio è quello di lasciare l’intera famiglia per strada, essendo l’azienda anche la casa degli Spanu: dieci persone, tra le quali anche dei bambini. Una vicenda che dovrebbe essere risolvibile attraverso un accordo tra gli Spanu e l’acquirente. Nel caso si presentassero i carabinieri con a seguito l’ufficiale giudiziario la famiglia potrà comunque contare sulla solidarietà e sul sostengo di tantissimi indipendentisti che stanno presidiando l’azienda giorno e notte per impedire una simile vergogna.

L’Assòtziu Zirichiltaggia esprime solidarietà alla Famiglia Spanu di Arborea e invita tutti i sardi a intervenire a Sa Die de sa Bardiania convocata per domani, domenica 9 marzo, per ribadire la vicinanza e il sostegno a chi si vede vittima di una evidente ingiustizia e dell’indifferenza di una politica che pare essere interessata più alla spartizione di cariche di potere che ad incentrare la propria attenzione su quelle che risultano essere le situazioni più drammatiche e urgenti da risolvere in Sardigna. Anche per questo ci appelliamo all’unità delle forze indipendentiste, affinché sappiano porsi come interlocutori con le parti sociali più deboli, e imprimere nel dibattito politico la necessità di interventi urgenti a salvaguardia della dignità delle famiglie e dei lavoratori schiacciati dalla macchina dell’usura legalizzata dello Stato. Tra queste individuiamo il blocco immediato degli sfratti e l’istituzione di un fondo per l’accesso al credito agevolato alle aziende in difficoltà.

Assòtziu Zirichiltaggia
Tàtari, 08/03/2014