domenica 6 novembre 2011

Film-inchiesta: "Oil Secondo Tempo" di Massimiliano Mazzotta

Incontro organizzato a Thiesi venerdì 4 novembre dall’associazione “EST ORA” presso il locale “Ai Carrubi”.

Il film di Mazzotta ha il merito di mettere in evidenza le dinamiche economiche attraverso le quali il capitalismo riesce a creare profitti smisurati servendosi di quelle che noi consideriamo delle vere e proprie politiche coloniali, tendenti a creare zone ricche e zone povere, zone da sfruttare e zone nelle quali far fruttare il denaro ricavato dallo sfruttamento di quelle terre sulle quali collocare industrie altamente inquinanti e di conseguenza pericolose per l’ambiente e la salute delle popolazioni locali, servitù imposte attraverso il ricatto occupazionale. Tutto ciò è il prodotto di un processo preciso: rendere un territorio povero, attraverso politiche apposite e, una volta che si è portata la popolazione ad una condizione di sottosviluppo economico, compromettendo il territorio e le economie locali, essere costretti ad accettare un posto di lavoro dal “benefattore” di turno: nel caso del film si tratta della famiglia dei petrolieri Moratti ma ci sarebbero diversi esempi.

Questo è successo per la Sardegna e la Sicilia come ben evidenziato dal film di Mazzotta anche se è da precisare che la questione sarda non va collocata nel quadro di una questione meridionale italiana, in quanto le politiche di infiltrazione economiche adottate dallo stato italiano nella nostra isola rispondono compiutamente ad un piano di asservimento totale del territorio a logiche energetiche e militari precise, che puntano da oltre sessant’anni a far divenire la nostra terra una immensa servitù ad uso e consumo di interessi esterni all’isola.

Un esempio emerso nel dibattito è stato quello relativo al piano nucleare del governo che prevedeva l’installazione di una o più centrali nucleari in Sardegna, respinto con il referendum del 15/16 maggio, la speculazione eolica e la nuova servitù del Gasdotto con il quale s’intende portare il metano in Italia tramite un condotto che attraverserà la nostra Isola per 272 km senza la certezza di un reale ritorno economico per i Sardi, e infine le numerosissime servitù militari concentrate nell’Isola.

Il Dott. Vincenzo Migaleddu, dell’ISDE Sardegna (Medici per l'Ambiente), ha posto l’accento, nel suo intervento, sul fatto che 1/6 della Sardegna risulta altamente inquinata dagli insediamenti chimico-industriali per una superfice di 445.000 ettari. Ha evidenziato come esistano due Sardegne differenti: una dell’immaginario collettivo, quella dell’ambiente incontaminato e selvaggio e terra degli ultracentenari e un’altra Sardegna, quella in ombra e di cui poco si parla, quella occupata per centinaia di ettari da poli chimici industriali, poligoni militari, dove esiste un tasso di mortalità a causa di tumori più alto rispetto a tutte le altre regioni d’Italia.

Durante il dibattito è emerso il timore di non riuscire a unire i sardi in una lotta comune di emancipazione dall’attuale stato delle cose, ma è anche stato messo l’accento sul fatto che ultimamente le forze sociali, le categorie produttive più colpite dalla crisi si sono messe in moto e stanno dando vita ad una grande mobilitazione popolare, supportate dalle forze indipendentiste e più progressiste dell’Isola. Un esempio sono state le grandi manifestazioni degli ultimi tempi dei pastori sardi e quelle dei commercianti e artigiani contro Equitalia, che vengono sempre più interpretate come questioni che riguardano tutto il popolo sardo e non solo una categoria produttiva.

Una speranza è la grande mobilitazione prevista per il 10 novembre davanti alla sede della Regione a Cagliari, una protesta nata dal basso, svincolata dalle lobbie sindacali e partitiche italiane e alla quale si auspica una massiccia partecipazione.

Di concerto con la proiezione del film è stato presentato anche il libro “L’ORO NERO DEI MORATTI” di Antonio Caronia, il quale ha sottolineato nel suo intervento l’importanza di ribellarsi a questo sistema politico partecipando alle manifestazioni popolari e impegnandosi in prima persona per contrastare queste logiche economiche inique e inaccettabili.

Aspettiamo “OIL TERZO TEMPO” annunciato nella serata da Mazzotta, nel quale si affronterà il tema delle alternative al petrolio.

Tàtari 05/11/11

Assòtziu Zirichiltaggia

Guarda il trailer qui:
http://www.youtube.com/watch?v=y_Kk_wDIRMo