L’Assòtziu Zirichiltaggia appoggia il sit-in promosso dal "Comitato libertade pro Bruno - lavoratori per Bruno Bellomonte" previsto per sabato 19 novembre davanti al Palazzo di Giustizia di Cagliari.
È nostra intenzione esprimere piena solidarietà al dirigente di a Manca pro s’Indipendentzia, da due anni e mezzo indebitamente incarcerato dallo Stato Italiano senza che sia stato fornito uno straccio di prova su un suo legame con forme di lotta armata.
L’intero processo contro il dirigente indipendentista, arrestato con l’accusa di aver progettato un improbabile attacco terroristico contro il G8 in programma a La Maddalena nel 2009, è infatti costruito su un teorema totalmente privo di riscontri reali, di cui non si trova traccia neppure negli atti giudiziari forniti dall’accusa che si avvale di intercettazioni ambientali e telefoniche che non provano un bel niente in quanto ampiamente interpretabili.
Ci si trova evidentemente davanti all’ennesimo tentativo dello Stato Italiano di criminalizzare il dissenso politico e sociale nell’ambito del quale Bellomonte svolgeva la sua attività politica e sindacale; alla luce del sole e in antitesi con i metodi eversivi che gli vengono imputati. Un modo come un altro per colpire, criminalizzare e indebolire lo spazio di dibattito indipendentista, oggi sempre più capace di coinvolgere un numero crescente di sardi nelle sue lotte. Per questo riteniamo importante e necessario difendere la libertà di questo spazio politico, il cui scopo è volto a rappresentare le istanze di libertà del nostro Popolo, respingendo gli attacchi e le continue provocazioni mosse al movimento indipendentista.
Chiediamo che Bruno Bellomonte venga liberato affinché possa riabbracciare la sua terra e la sua famiglia e tornare a lottare per l’indipendenza del Popolo Sardo.
Tàtari 15/11/11
Assòtziu Zirichiltaggia