venerdì 7 ottobre 2011

Considerazioni sull’incontro di Ghilarza del 25 settembre 2011

Nell’ambito dei lavori dell’area di dibattito e di confronto che si è formata attorno e a sostegno della proposta di convocazione dell’AGI (Assemblea Generale Indipendentista) resa pubblica tramite internet il 12 settembre 2011, si è svolto durante la mattinata di ieri 25 settembre a Ghilarza un incontro convocato in modo “informale” con lo scopo di portare avanti un lavoro e una discussione cominciata da circa due mesi.

Fin dall’apertura dell’incontro è stata rimarcata la chiara volontà di non agire in contrapposizione né con le organizzazioni indipendentiste né con i loro rappresentanti che si sarebbero poi riuniti ad Oristano allo scopo di “individuare e consolidare le basi condivise dell’indipendentismo”.

L’incontro di Ghilarza non è stato convocato neppure con l’intenzione di creare una nuova organizzazione politica ma semplicemente per aprire uno “spazio di dibattito e di confronto” ampio, democratico e orizzontale, uno spazio aperto a tutti gli indipendentisti che vorranno farvi parte per mettersi in relazione fra loro.

Nell’incontro è stata sottolineata l’importanza del lavoro svolto delle organizzazioni, il cui compito è quello di veicolare le proposte, le idee e i valori dell’indipendentismo in modo tale da ottenere dei risultati concreti nel voto e nell’ambito delle lotte politiche che si portano a compimento, rilevando tuttavia che le idee e le proposte politiche maturano soprattutto nell’ambito del confronto e della legittimità di tutti (indipendentisti organizzati e non) di intervenire e partecipare nell’ambito di un dibattito politico.

Ieri a Ghilarza si è affermato il diritto e la legittimità di uno spazio di dibattito libero, ampio e inclusivo nel quale porre in condivisione idee, proposte, documenti e analisi.

La cornice politica nella quale questo incontro si è svolto è segnata dal dibattito aperto sulla convergenza delle forze indipendentiste. Dibattito che pone come elemento sul quale saldare un patto di convergenza, ancor prima delle possibili alleanze elettorali, il riconoscimento dei diritti della Nazione Sarda.

Con l’incontro di ieri si è rimarcata l’importanza di un allargamento del dibattito a tutte le componenti del movimento indipendentista, in modo che tutti assieme si dia avvio in termini concreti ad un processo storico, un processo di ricompattazione del Movimento Nazionale Sardo, in un momento in cui le trasformazioni socio-economiche e la crisi dello Stato Italiano incombono, un momento nel quale occorre elaborare proposte e avanzare decisi nel tessuto sociale delle nostre comunità.

Occorre mettere in campo tutte le nostre energie, rendendo protagoniste della lotta politica le basi indipendentiste, le associazioni, i circoli, i comitati e le individualità che possono costituire una importante e innovativa rete di relazioni politiche, capace di favorire un sempre maggiore radicamento dell’indipendentismo sul territorio. Non possiamo perdere altro tempo in sterili competizioni e contrapposizioni interne al movimento indipendentista. Dobbiamo essere capaci di prospettare per il nostro popolo, per la Nazione Sarda l’inizio di una stagione di trasformazioni sociali per assicurarci il governo del territorio e la gestione completa delle nostre risorse, attribuendoci tutti i poteri necessari all’esercizio del diritto all’autodeterminazione.

Attraverso una Sovranità compiuta possiamo trasformare la nostra società in modo da renderla davvero protagonista della sua storia, davvero protagonista del proprio avvenire. Una società capace di conquistare la propria soggettività politica secondo quanto garantito dal diritto internazionale e in grado quindi di costituire la sua Repubblica, in altre parole la sua organizzazione di Stato Sardo Indipendente.

La proposta di convocazione dell’AGI è stata avanzata per far si che il maggior numero di indipendentisti trovino un accordo per lavorare insieme, confrontandosi e mettendo in condivisione idee e progetti. L’idea è quella di una assemblea generale che si snodi in una serie di incontri tematici che possono renderci tutti protagonisti di questo importante processo di rinnovamento del movimento indipendentista. Questo è l'inizio di un percorso che se seguito attentamente e con responsabilità non tarderà a dare i suoi frutti.

A Ghilarza si è stabilito infine che l’area di dibattito a cui si è dato vita si riunirà in un incontro pubblico entro il prossimo mese.

Giovanni Fara

Tàtari, su 26 de cabudanni de su 2011

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Foto di Alessio Niccolai